Biennale di Venezia 2022_ Arsenale e Giardini


Biennale di Venezia 2022

IL LATTE DEI SOGNI

#biennale #Arte #mostre #venezia

Conferenza di presentazione

Biennale di Venezia, Il Latte dei Sogni

CECILIA ALEMANI

«La Mostra Il latte dei sogni prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) – spiega Cecilia Alemani – in cui l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. L’esposizione Il latte dei sogni sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme a molte altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano.
La Mostra nasce dalle numerose conversazioni intercorse con molte artiste e artisti in questi ultimi mesi. Da questi dialoghi sono emerse con insistenza molte domande che evocano non solo questo preciso momento storico in cui la sopravvivenza stessa dell’umanità è minacciata, ma riassumono anche molte altre questioni che hanno dominato le scienze, le arti e i miti del nostro tempo. Come sta cambiando la definizione di umano? Quali sono le differenze che separano il vegetale, l’animale, l’umano e il non-umano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti dei nostri simili, delle altre forme di vita e del pianeta che abitiamo? E come sarebbe la vita senza di noi?
Questi sono alcuni degli interrogativi che fanno da guida a questa edizione della Biennale Arte, la cui ricerca si concentra in particolare attorno a tre aree tematichela rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosila relazione tra gli individui e le tecnologiei legami che si intrecciano tra i corpi e la Terra


Cappelle Medicee – Firenze


Cappelle Medicee

Cappelle Medicee

Le cappelle medicee costituiscono dal 1869 un museo statale, ma la loro storia è strettamente legata a quella della Chiesa di San Lorenzo, a cui appartengono.

Il museo è costituito dalla Sagrestia Nuova, disegnata e concepita nel suo arredo scultoreo da Michelangelo, dalla Cappella dei Principi, monumentale mausoleo in pietre dure, dalla Cripta, dove sono sepolti i Granduchi Medici e i loro familiari, e dalla Cripta lorenese, che accoglie, oltre alle spoglie della famiglia dei Lorena, il monumento funebre a Cosimo il vecchio “Pater Patriae” .

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Richard Mosse – DISPLACED


Richard Mosse – Displaced

Richard Mosse

In mostra sono esposte 77 fotografie di grande formato3 video installazioni immersive (The Enclave 40′, Incoming 52′ e Quick 13′) e un grande video wall a 16 canali (Grid, Moria 7′)

#richardmosse

Fin dal principio della sua ricerca, l’artista lavora sul tema della visibilità, sul modo in cui siamo abituati a vedere, pensare e intendere la realtà.

Le situazioni critiche e i luoghi di conflitto sono fotografati e filmati con l’utilizzo di tecnologie di derivazione militare, che stravolgono totalmente la rappresentazione fotografica, creando immagini che colpiscono per estetica, ma che al contempo suscitano una riflessione etica. Quando attraverso la bellezza, che l’artista definisce “lo strumento più affilato per far provare qualcosa alle persone”, si riesce a raccontare la sofferenza e la tragedia, “sorge un problema etico nella mente di chi guarda”, che si ritrova confuso, impressionato, disorientato. L’invisibile diventa visibile, in tutta la sua natura conflittuale.

Migrazione, Conflitto e Cambiamento Climatico

«La forza che contraddistingue l’arte risiede nella sua capacità di rendere visibili e formulabili cose che si negano alle possibilità del linguaggio».

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Finestre sull’Arte

Richard Mosse (1980, Kilkenny, Irlanda) è un fotografo che vive e lavora a New York. Dopo la Bachelor of Arts in Letteratura Inglese al King’s College (Londra, 2001), consegue un Master of Research in Studi Culturali (London Consortium, 2003), un diploma post-laurea in Belle Arti alla Goldsmiths (University of London, 2005) e un Master of Fine Art alla Yale School of Art (Yale University, New Haven, CT, 2008).

I primi lavori fotografici dell’artista risalgono al periodo universitario e sono ambientati in Medio Oriente, in Europa Orientale e al confine tra Stati Uniti e Messico, mostrano il suo interesse per gli effetti dei conflitti in zone di crisi.

Richard Mosse

Video installazione al Mast

L’ANGELO DEVASTATO – Vita e vagabondaggi di AnneMarie Schwarzenbach


L’ANGELO DEVASTATO – Vita e vagabondaggi di AnneMarie Schwarzenbach

Io non sono estremamente affine  a questa letteratura femminile,(alto borghese) intrisa di una descrizione parossistica dello stile di vita, drammatico esistenzialista forzato, sempre gonfiato da enfasi(diverso l’esistenzialismo intimo, ateo, riflessivo); non riesco a vedere queste donne come “eroine”, (ne mi risultano seduttive),  la loro confessione, il loro artificio è teatrale, cercato ad ogni costo,(lirismo delle frasi) non un dono…in questo caso sono stata piacevolmente colpita, incuriosita, dalla relatrice, voce narrante, dotta,  e viva, che mi ha acceso un faro  sugli scritti innovativi(ancora da studiare) della Schwarzenbach, da un punto di vista della visione premonitrice sul concetto della modernità  e della incompiutezza che ne deriva e sul ruolo strategico di certe zone ( vedi i viaggi) a cavallo dello scoppio della seconda guerra. A me cari, il senso della ricerca, del vero, e dell’introspezione; l’autoanalisi è fondamentale ma non ti mette veramente in gioco, te la racconti e lo sa solo chi ha fatto percorsi…(In seguito svilupperò i miei appunti)

 

Foto di Marianne Breslauer

Galleria Fotografica

L’#ASSOLUTO, IL #VERO, LA #MODERNIZZAZIONE, L’#INCOMPIUTEZZA

 

Centro Amilcar Cabral

http://www.centrocabral.com/

 

 

#MarcellaEmiliani

 

http://centrocabral.com/1672/Annemarie_Schwarzenbach

Ella Maillart – Double Journey

VILLA DURAZZO, SANTA MARGHERITA LIGURE, PARCO


VILLA DURAZZO

Santa Margherita Ligure

IL PARCO, LE STATUE

2017-01-16

http://www.villadurazzo.it/

“Giardino Segreto dei Principi Centurione”, un piccolo gioiello incastonato nel verde; nel XIX secolo costituiva il rifugio nascosto degli amanti e dell’epoca conserva intatta l’atmosfera romantica.(1838)

http://www.grandigiardini.it/giardini-scheda.php?id=20

http://www.raiscuola.rai.it/embed/aristotele-teoretico-la-metafisica-del-sensibile/3557/default.aspx

http://www.filosofia.rai.it/embed/aristotele-teoretico-le-quattro-cause/3546/default.aspx

Sublime e Visioni di Fede – Ashes and Snow – Gregory Colbert


 Ashes and Snow

Ashes and Snow by Gregory Colbert

 

“Strano come, appena pronunciata, una cosa perde il suo valore. Crediamo d’essere scesi sul fondo dell’abisso, ma quando risaliamo, le gocce rimaste sulle pallide punte delle nostre dita, non hanno più nulla del mare da cui provengono. Crediamo d’avere scoperto una fossa piena di tesori meravigliosi, ma, quando risaliamo alla luce, ci accorgiamo di avere con noi solo pietre false e frammenti di vetro. Nella tenebra, intanto, il tesoro continua a brillare, inalterato”.

 Maurice Maeterlinck

 

 

Feather to Fire

Ogni vita converge a qualche centro,
dichiarato o taciuto;
esiste in ogni cuore umano
una mèta

CH’ESSO FORSE OSA APPENA RICONOSCERE,
TROPPO BELLA
PER RISCHIARE L’AUDACIA
DI CREDERVI.

CAUTAMENTE ADORATA, COME UN FRAGILE CIELO;
RAGGIUNGERLA
SAREBBE IMPRESA DISPERATA COME
TOCCAR LA VESTE DELL’ARCOBALENO.

MA PIÙ SICURA QUANTO PIÙ DISTANTE
PER CHI PERSEVERA;
E COME ALTO ALLA LENTA PAZIENZA
DEI SANTI È IL CIELO!

NON L’OTTERRÀ FORSE LA BREVE PROVA
DELLA VITA, MA POI
L’ETERNITÀ RENDE ANCORA POSSIBILE
L’ARDENTE SLANCIO.

C.1863

EMILY DICKINSON

 

Io vivo nella Possibilità,

una casa più bella della Prosa,

di finestre più adorna,

e più superba nelle sue porte.

 

Ha stanze simili a cedri,

impenetrabili allo sguardo,

e per tetto la volta

perenne del cielo.

 

L’allietano visite dolcissime.

E la mia vita è questa:

allargare le mie piccole mani

per accogliervi il Paradiso.

 

c. 1862 Emily Dickinson

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Viaggio Lungo la Valle del Po


“nella mia vita non mi sono mai contraddetto per la semplice ragione che su
qualsiasi cosa ho sempre avuto due opinioni: la mia e il suo contrario”
Mario Soldati
Salamina da Sugo
La salamina da Sugo, vera regina della tavola dei ferraresi, è un insaccato di carni povere del maiale quali capocollo, guanciale, pancetta, lingua, fegato,sunia, sapientemente dosati in parti dovute, aromi naturali, vino corposo ma giovane. Il tutto, lungamente mescolato insieme ad amalgamarsi per bene fino all’insaccamento nella vescica del maiale, accuratamente pulita e lavata in acqua tiepida, aceto e vino. Chiusa legandola molto bene in cima, viene poi legata a spicchi di 6/8/10/12. Dopo la sgocciolatura di una notte, viene messa a stagionare minimo per 8 mesi, ma se uno vuole assaggiare una vera salamina da sugo deve “penare” almeno sino al decimo mese di stagionatura.
Cottura e consumo
Per vedere se la salamina da sugo non ha anomalie bisogna “piombarla” in un recipiente d’acqua; se il prodotto è sano, questo va a fondo, se il prodotto rimane a galla, ha dei problemi. Questa verifica è molto importante. Constatata la validità del prodotto, bisogna lasciare la salamina da sugo a bagno per 8/10 ore, dopo di chè la si spazzola delicatamente dalle impurità sotto l’acqua. Avvolta in un canovaccio la si appende diritta legata a un bastoncino di traverso ad una pentola capiente pieno d’acqua e la si lascia bollire delicatamente dalle 4 o 7 ore a seconda della tipicità della salamina. Al giorno d’oggi molti usano il più pratico sacchetto di cottura per alimenti.
Una volta cotta la si posizione su un apposito piatto rotondo con la propria sede al centro. a si scoperchia in cima. Subito vi accorgerete di un odore intenso e fragrante che solo la salamina da sugo può regalare. Viene servita con un purè di patate, il tutto molto caldo.
La salamina da sugo la si può mangiare anche cruda con fichi o melone, cotta affettata e fredda.
Madonna Boschi e la Salamina da Sugo
Madonna Boschi e’ un piccolo paese di 300 anime posto fra i comuni di Poggio Renatico e Vigarano Mainarda nella provincia di Ferrara, in Emilia Romagna. E’ ricordato soprattutto la produzione della Salamina da Sugo, di cui si trova un monumento alle porte del paese. Molte le manifestazioni organizzate annualmente dalla locale Pro Loco, tra cui:
– la Sagra della Fiera delle Galantine a luglio, ultime due settimane;
– la “Sagra della Salamina da Sugo al Cucchiaio” a settembre, ultime tre settimane, vera e propria kermesse del gusto dedicato alla Salamina da Sugo.
La Pro Loco di Madonna Boschi della Salamina da Sugo produce in proprio la salamina da sugo in ambienti idonei rispettando le norme vigenti e le tradizioni.