L’ideale


Pensi che l’ideale esista?

Cos’è l’ideale?

Idea _ La figura che la mente si fa di una cosa esteriore o interiore

Cos’è l’ideale?

Pensare ad una cosa non vuol dire averne un’idea


LE RAGIONI DEL MITO – FILOSOFIA DEL MITO


Le Ragioni del Mito

Programma

Paolo Vinci – “Mito e Tragedia all’alba del ‘900” Lukács, Rosenzweig, Benjamin

“Ernesto di Martino e Claude Lévi- Strauss sul mito”

Marcello Massenzio
Marcello Massenzio
Link al sito

Furio Jesi

Programma di Aprile 2021 –

Le ragioni del mito – Divagazioni sul mito


“MARIE-LOUISE VON FRANZ, intervista integrale in italiano”


MARIE-LOUISE VON FRANZ

Genius Loci

L’OPERA DI MARIE-LOUISE VON FRANZ
Marie-Louise von Franz ha vissuto in diretto contatto con la psiche oggettiva, con l’inconscio collettivo, come Jung li intende. Ha sostenuto senza mezzi termini il confronto tra la coscienza dell’Io e la psiche autonoma. La sua vita e le sue opere ne sono state segnate. Tramite l’analisi dei sogni della martire Perpetua (scomparsa nel 203) ha rivelato lo sviluppo interiore del Cristianesimo dei primi tempi, e delineato lo stato d’animo dell’uomo a cavallo tra Antichità e Cristianesimo. I più importanti lavori di Marie-Louise von Franz vertono sulla compensazione degli aspetti unilaterali del Cristianesimo da parte dell’inconscio collettivo, e sull’evoluzione dell’immagine di Dio. Ne fanno stato le ricerche sulla simbologia del vaso nelle leggende del Graal e nella figura di Merlino, sulle visioni di Nicolao della Flüe e gli studi sull’alchimia. Alcune opere vertono su temi di psicologia pratica. Con una magistrale biografia “interiore” inquadra l’opera e il pensiero di C. G. Jung nel contesto degli odierni problemi. Marie-Louise von Franz si è dedicata allo studio della dimensione archetipica dei numeri naturali, per esplorare, sulla base del concetto di sincronicità, l’unità di psiche e materia, l’unus mundus. Tramite lo studio della demonologia dell’Antichità e del Medioevo cristiano esamina la radice psicologica del problema delle proiezioni, giungendo alla questione del Bene e del Male nel mondo odierno.

Marie-Louise von Franz ha vissuto in diretto contatto con la psiche oggettiva, con l’inconscio collettivo, come Jung li intende. Ha sostenuto senza mezzi termini il confronto tra la coscienza dell’Io e la psiche autonoma. La sua vita e le sue opere ne sono state segnate. Tramite l’analisi dei sogni della martire Perpetua (scomparsa nel 203) ha rivelato lo sviluppo interiore del Cristianesimo dei primi tempi, e delineato lo stato d’animo dell’uomo a cavallo tra Antichità e Cristianesimo. I più importanti lavori di Marie-Louise von Franz vertono sulla compensazione degli aspetti unilaterali del Cristianesimo da parte dell’inconscio collettivo, e sull’evoluzione dell’immagine di Dio. Ne fanno stato le ricerche sulla simbologia del vaso nelle leggende del Graal e nella figura di Merlino, sulle visioni di Nicolao della Flüe e gli studi sull’alchimia. Alcune opere vertono su temi di psicologia pratica. Con una magistrale biografia “interiore” inquadra l’opera e il pensiero di C. G. Jung nel contesto degli odierni problemi. Marie-Louise von Franz si è dedicata allo studio della dimensione archetipica dei numeri naturali, per esplorare, sulla base del concetto di sincronicità, l’unità di psiche e materia, l’unus mundus. Tramite lo studio della demonologia dell’Antichità e del Medioevo cristiano esamina la radice psicologica del problema delle proiezioni, giungendo alla questione del Bene e del Male nel mondo odierno.

https://www.marie-louisevonfranz.com/it/lopera

Guarda “AUDIO – Michel Foucault: Spazializzazione e potere” su YouTube


https://youtu.be/UhteYTosWjE

« Le utopie consolano; se infatti non hanno luogo reale si schiudono tuttavia in uno spazio meraviglioso e liscio; aprono città dai vasti viali, giardini ben piantati, paesi facili anche se il loro accesso è chimerico. Le eterotopie inquietano, senz’altro perché minano segretamente il linguaggio, perché vietano di nominare questo e quello, perché spezzano e aggrovigliano i luoghi comuni, perché devastano anzi tempo la «sintassi» e non soltanto quella che costruisce le frasi, ma quella meno manifesta che fa «tenere insieme»…le parole e le cose. È per questo che le utopie consentono le favole e i discorsi: si collocano nel rettifilo del linguaggio, nella dimensione fondamentale della fabula; le eterotopie (come quelle che troviamo tanto frequentemente in Borges) inaridiscono il discorso, bloccano le parole su se stesse, contestano, fin dalla sua radice, ogni possibilità di grammatica, dipanano i miti e rendono sterile il lirismo delle frasi »

(tr. it. Milano, Rizzoli, pp. 7-8)

 

CHI È IL MIO PROSSIMO, Vito Mancuso – PROSSIMITÀ


IL LETTINO E LA PIAZZA SABATO 18 FEBBRAIO 2018

PROSSIMITÀ

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Al seguente link, si possono visionare e scaricare gli incontri

Appunti presi durante la conferenza

Appunti presi durante la conferenza

Parabola del Buon Samaritano

Le parole non mentono

Orizzontalità e verticalità complementari, perché non possiamo amare il prossimo se non prendiamo energia da qualcosa che ci trascende, consentendoci di andare al di là del nostro interesse.

Report esterno

Appunti presi durante la conferenza

LA NUBE DELLA NON CONOSCENZA


LA NUBE DELLA #NONCONOSCENZA

#Anonimo

The Cloud of #Unknowing (anonimo)

Link al libro

Bibliografia: Mistica

 

Google books

 


ELEMIRE ZOLLA, Intervista


Elemire Zolla

Intervista di Leopoldo Antinozzi

https://youtu.be/GlUYuuYdhWc

Da:

http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/zolla/liberazione.htm

IL CONCETTO DI LIBERAZIONE IN VITA

Link a testi:

http://www.gianfrancobertagni.it/autori/elemirezolla.htm

Link all’immagine:

http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/elemire-zolla-37504/