Pinacoteca Nazionale di Bologna _ conferenze Maggio 2023


PNB

In occasione del nuovo allestimento della sezione del Rinascimento della Pinacoteca Nazionale di Bologna, nel mese di maggio il museo organizza un ciclo di conferenze di approfondimento su temi e autori protagonisti nel rinnovato percorso. I tre incontri si terranno giovedì 411 e 25 maggio nell’Aula Gnudi alle ore 17.00, avranno come relatori storici dell’arte, restauratori e studiosi dell’arte del Quattrocento e del Cinquecento e saranno dedicate alle opere temporaneamente esposte dal museo, in prestito da altre istituzioni internazionali, e a importanti studi e restauri appena conclusi.

INCONTRI IN PINACOTECA. Ospiti, nuovi studi e restauri
Aula Gnudi, ore 17.00
La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento dei posti disponibili 

ATTENZIONE: I POSTI SONO ESAURITI. Per essere inseriti in lista d’attesa potete scrivere a pin-bo.urp@cultura.bologna.it


GenerAzioni, la ricerca incontra la città


GenerAzioni, la ricerca incontra la città

l’Università di Bologna e Biblioteca Salaborsa – Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna.
Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare e offrire ai giovani che hanno frequentato il dottorato di ricerca l’occasione di presentare alla città il frutto delle proprie ricerche.
La rassegna si compone di cinque incontri che vogliono restituire alla città l’idea di quanto il pieno dispiegamento delle conoscenze scientifiche e culturali possa tradursi in nuovi modelli di sviluppo, in nuove idee, in sistemi di produzione più efficienti e, di conseguenza, in un maggiore benessere per la cittadinanza tutta.

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Moderatrice: Paola Bonini, esperta di media digitali, consulente Rai Digital e docente a contratto presso l’Università di Bologna

  • Tiktok & i social per l’arte: demoni da combattere od opportunità da cogliere? di Michela De Felicibus, PhD in Scienze Storiche e Archeologiche. Memoria, Civiltà e Patrimonio
  • La didattica dell’informatica per comprendere la società digitale di Marco Sbaraglia, PhD in Computer Science and Engineering

Alla ricerca del femminile

Alla ricerca del femminile


Cosa c’è di là? INNO ALLA VITA” dialoga con Vito Mancuso


Enzo Bianchi “Inno alla vita

“Ormai vecchio, guardando al mio passato, mi accorgo che il cammino dell’imparare a morire è stato il cammino dell’imparare a vivere, nella convinzione che ciò che si è vissuto nell’amore resterà per sempre. Solo l’amore innesta l’eternità nella nostra vita mortale. Che senso può avere nel nostro tempo la domanda sull’aldilà? Nell’epoca della morte rimossa o spettacolarizzata in un flusso di immagini che la esibiscono e la dissacrano, quale significato possiamo attribuirle? Su questa terra che tanto amo, ho sempre cercato l’eternità.” Con queste parole Enzo Bianchi, instancabile cercatore di senso, apre una meditazione poetica e non dogmatica sulla più ineludibile delle domande – su quel limite capace di dare senso alla vita di ciascuno – per approdare a una risposta centrata sull’amore, sulla sua forza come trama del mondo e delle relazioni con gli altri, e quindi come ragione di speranza anche dopo la vita terrena. Un libro appassionato, carico di fiducia, in cui la morte si apre alla vita.

#vitomancuso

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Prepararci a morire…prepararsi all’unico atto di fede che noi possiamo fare…morendo! Io ti ridò Signore quella vita che mi hai donato…

Il problema non è morire, perché questa sarebbe una onnipotenza, che ci porta alla follia, il problema è rendere il più possibile umana la morte, umanizzare la morte…


Mast _ Image Capital – Vito Mancuso


Image Capital

Il fotografo Armin Linke e la storica della fotografia Estelle Blaschke, ricercatrice dell’Università di Basilea, esplorano attraverso immagini, testi e altri materiali le diverse modalità attraverso cui la fotografia viene utilizzata all’interno di differenti tipologie di processi di produzione, in particolare in ambito scientifico, culturale e industriale: grazie alla fotografia, infatti, i sistemi di comunicazione e di accesso alle informazioni sono migliorati esponenzialmente fino a consentire lo sviluppo delle industrie globali e di vasti apparati governativi. Le immagini diventano una vera e propria forma di capitale.

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Presentazione Editoriale, Vito Mancuso

Etica per Giorni difficili

Link sito Vito Mancuso


Giulio II e Raffaello – Pinacoteca Nazionale di Bologna


Il Rinascimento a Bologna

Pinacoteca Nazionale di Bologna

Il ciclo di Conferenze

Pinacoteca Nazionale di Bologna

di Francesca Sibilla
Dall’ 8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 la Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita il percorso espositivo ‘Giulio II e Raffaello’. Lo straordinario ritratto del pontefice eseguito dall’artista urbinate, prestito della National Gallery di Londra, porta a riscoprire tracce e tesori di un passato rinascimentale, non sempre noto, in parte rimosso, che si intreccia con le vicende storiche della città. Ne parliamo con il professore Daniele Benati, curatore della mostra, docente dell’ Alma Mater Studiorum e storico dell’arte.

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Il Rinascimento a Bologna
Le armi dell’arte nella lotta tra Papato e Impero

#pinacotecanazionaledibologna #Raffaello #Rinascimento

Guerra e propaganda durante il papato di Giulio II

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È nel 1506 che, strappata la città alla signoria dei Bentivoglio, Giulio II riconduce Bologna al domino della Chiesa. Un fatto che ha implicazioni in ogni aspetto della vita cittadina, arte compresa.
Bologna, con la vicina Ferrara, contava all’epoca su artisti di grandissimo valore. Francesco del Cossa, Ercole de Roberti, Lorenzo Costa, tra i ferraresi che operavano in città, accanto ai bolognesi Francesco Francia e Amico Aspertini, impegnati in committenze di rilievo, come la mostra documenta in modo preciso.
Gli artisti che avevano avuto il ruolo di protagonisti nel periodo bentivolesco si trovano a misurarsi con Michelangelo, Raffaello e Bramante e a confrontarsi con un altro mondo: una rivoluzione cui consegue la diaspora dei maestri bolognesi.

Tra le opere emblematiche di questo momento l’Estasi di Santa Cecilia di Raffaello, realizzata durante il papato di Leone X, che influenzò l’arte presente e quella a venire. Ma se il raffaellismo conquistò la maggior parte degli artisti rientrati in città, non fu così per Amico Aspertini, pittore fedele al proprio linguaggio assolutamente personale e anticlassico, come testimonia in mostra il Cristo benedicente tra la Madonna e San Giuseppe, che qui giunge grazie al prestito della Fondazione Longhi di Firenze.

Gli anni travagliati che portano al Sacco di Roma nel 1527 condussero a Bologna un’altra personalità di spicco: il Parmigianino presente in città tra il 1527 e il 1530. La sua arte raffinata ed inquieta è documentata in mostra dal confronto tra la Santa Margherita della Pinacoteca e la Madonna di San Zaccaria, che giunge dagli Uffizi…..

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Democrazia in crisi? PANDORA FESTIVAL_ Bologna


Pandora Festival


Il tema di quest’anno è la crisi della democrazia, fra minacce, contraddizioni e strade per una rigenerazione. Nel nuovo mondo multipolare che sta emergendo, la democrazia è sfidata da altri modelli, che rivendicano di essere più efficaci e incisivi di fronte alle sfide globali: guerra e tensioni internazionali, cambiamento climatico, crisi energetica, migrazioni, effetti delle nuove tecnologie, allargamento delle disuguaglianze. È davvero così? O forse la stessa fragilità, complessità e pluralità dei sistemi democratici può configurare una nuova efficacia nel resistere agli shock e nell’individuare soluzioni di lungo periodo? Ma allora, come si può agire per rafforzare le democrazie e superare la loro crisi? Quali spiragli concreti per rinnovare le istituzioni, l’economia e il welfare e ripensare le nostre società?

📍 ECCO IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DI PANDORA RIVISTA!

Dal 5 al 16 ottobre 2022 torna a Bologna il Festival Dialoghi di Pandora Rivista. La lista degli ospiti e il programma degli eventi si possono consultare sul sito. Segui 👉🏻https://www.pandorarivista.it/festival/

Programma

Pandora Podcast

Nadia Urbinati


Le Vie della Parola 2022 _ Bologna


LE VIE DELLA PAROLA

RESISTENZA, RAGIONE, ICONICO, INNOVAZIONE

Le vie della parola è la rassegna promossa da CUBO Unipol in collaborazione con il Settore Biblioteche comunali e con Società editrice il Mulino nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna dedicata ai libri, a lettorə e a tuttə coloro che sono in cerca di strumenti per trovare nuove chiavi di lettura del presente che ci raccontino il nostro tempo in modo originale.

L’intento della quarta edizione è intraprendere un viaggio, non solo letterario, lungo la via percorsa da quattro parole chiave che mettono in luce aspetti del passato e del presente che ci consentono di tracciare una linea verso il futuro che vogliamo disegnare
Quattro incontri su quattro parole da scomporre e ricomporre, usate, abusate, trendy, che appaiono, scompaiono, parole chiave, parole passepartout.
Quattro occasioni per approfondire, raccontare, conoscere, riconoscere.

Ragione

Il 55°Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese evidenzia come le tante aspettative tradite nell’ultimo periodo di crisi sanitaria, economica e sociale abbiano generato il sonno della ragione, provocato una fuga nel pensiero magico e alimentato il negazionismo storico e scientifico.

L’irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale trovando spazio nel discorso pubblico, scalando classifiche di vendita dei libri, occupando le prime serate televisive. Le scienze sociali raccolgono la sfida di risvegliare la Ragione applicando modelli matematici e statistici alle questioni che questa modernità ci impone.

Link alla pagina fb

Iconico

L’aggettivo “iconico” – dal greco eikon, immagine – è sempre più utilizzato e ha finito per invadere ogni campo della lingua; ormai persino la parola “iconico” è divenuta iconica, un termine “di moda” per etichettare l’oggetto che si vuole indicare come rappresentativo di un insieme più ampio: un periodo, una cultura, luogo o corrente ma spesso banalizzando e semplificando.

In quella che viene definita “l’età dell’immagine” occorre invece riconoscere e riscoprire proprio la complessità degli elementi che emerge dalla lettura di un’immagine.

FACEBOOK
https://www.facebook.com/cubounipol


Didi Huberman – Fondazione Mast Bologna


George Didi-Huberman

La fotografia come strumento per il pensiero: dall’Archivio all’Atlante

Conferenza

Didi-Huberman ha, da sempre, tenuto insieme la questione estetica dell’immagine, cioè la sua qualità sensibile e legata a una fruizione dei sensi, con il valore epistemico di ogni apparato iconografico o iconologico. Se l’immagine ci riguarda è perché ci permette di entrare in relazione con la realtà; perché istituisce rapporti di forza o di debolezza con la verità del mondo. L’immagine è, in qualche modo, sintomo della vitalità nascosta del reale, del corpo sommerso della realtà. Studiare le immagini è un modo per comprendere il mondo. Non la totalità del mondo, non la Verità del mondo. L’immagine non dice mai tutta la verità.

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Atlanti e fantasmi

In che termini l’attenzione per l’iconologia degli intervalli, per la vista d’insieme come modello cognitivo, va a scapito di un approccio analitico? Una questione di metodo ma anche di geopolitica della storia dell’arte. Dal punto di vista anglofono, la montagna di pubblicazioni sulla questione o lo statuto delle immagini tipica della Francia (e, per emanazione, dell’Italia) suscita diverse perplessità. La loro pratica della storia dell’arte è segnata, al contrario, da una spiccata matter-of-factness, da un’attenzione frenetica per la produzione artistica. 

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Enagrammi

Sulla mostra Out of join


“Vito Mancuso – Il Dono, ovvero la grazia”


Il Dono, ovvero la Grazia

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In un giorno di festa e condivisione come quello del 6 gennaio un’occasione di riflessione e di approfondimento sul tema del dono insieme a Vito Mancuso, teologo e scrittore che ne sottolinea la potenza di gesto assolutamente gratuito per chi lo riceve.

Nel caso del dono io do perché tu stia

Vito Mancuso – Non di solo pane vive l’uomo – MAST – Lectio Magistralis


Non di solo pane vive l’uomo – MAST

Vito Mancuso

Non di solo pane vive l’uomo

Libertà: Consapevolezza, Creatività, Responsabilità

Parte Finale

Noi siamo un essere impastato di tempo….

Uscita

«Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescentequanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di mee la legge morale dentro di me.» (Epitaffio di I. Kant, estratto dalla Critica della ragion pratica, Conclusione (Akademie Ausgabe V, 161.)


Le sei emozioni primarie (secondo Damasio)

PAURA, RABBIA, FELICITÀ, TRISTEZZA, SORPRESA E DISGUSTO

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