“Umberto Galimberti e Eugenio Borgna” Il Fiume della Vita


Il fiume della Vita

Eugenio Borgna

LEGGERE IL LIBRO CON L’INTELLIGENZA DEL CUORE

Tratto dal Video

Fotogramma dal video

Catturare l’indicibile attraverso il dicibile

Le neuroscienze prescindono dai significati


È cosi difficile dire la verità senza mentire (Hoffmannsthal)

Testi di Borgna

L’indicibile tenerezza Weil

Fenomenologia come indagine filosofica


Umberto Galimberti, riflessioni ai tempi del coronavirus sul senso del futuro | GQ Italia


Umberto Galimberti

Da GQ

Accettiamo che siamo precari: ce lo siamo dimenticati? Rendiamoci conto che non abbiamo più le parole per nominare la morte perché l’abbiamo dimenticata. Ammettiamo che quando un nostro caro sta male lo affidiamo all’esterno, a una struttura tecnica che si chiama ospedale, e da lì non abbiamo più alcun contatto. Una volta i padri vedevano morire i figli quanto i figli vedevano morire i padri. C’erano le guerre, le carestie, le pestilenze. Esisteva, concreta, una relazione con la fine. Oggi l’abbiamo persa. Quando qualcuno sta male, mancano le parole per confortarlo. Diciamo: vedrai che ce la farai. Che sciocchezza. Che bugia. Perché abbiamo perso il contatto con il dolore, con il negativo della vita. E quindi come facciamo ad avere delle strategie quando il negativo diventa esplosivo?

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 Io penso che la sospensione ci trovi soprattutto impreparati: ci lamentiamo tutti i giorni di dover uscire per andare a lavorare, ma se dobbiamo fermarci non sappiamo più cosa fare. Non sappiamo più chi siamo. Avevamo affidato la nostra identità al ruolo lavorativo. La sospensione dalla funzionalità ci costringe con noi stessi: degli sconosciuti, se non abbiamo mai fatto una riflessione sulla vita, sul senso di cosa andiamo cercando


La deriva dell’Umanita


La deriva dell’Umanita

Me lo fanno pensare, diversi ambiti, materiali e spirituali, la perdita totale, per i più, di stampelle economiche vitali, i sentimenti che ne conseguono, l’incapacità di trasformarli, data la pochezza spirituale, in azioni positive benefiche…la conseguente comparsa della rabbia incontenibile. L’impotenza del grido di dolore sfocia in ciò che di più barbaro, l’essere vivente ha in sé di natura arcaica…non tutti sanno vedere, la barca ormeggiata in noi, dove risiede la speranza, la fiducia (senza citare Papa Francesco ma Claudel).

Paul Claudel


Claudio Widmann

“Solo la civiltà globalizzata potrà vincere il Coronavirus”
„Da circa un secolo tanto la biologia quanto la psicologia hanno mostrato che i bisogni e i valori dell’uomo sono gerarchici: il bisogno d’aria è prioritario rispetto a quello d’acqua, il valore della sopravvivenza è superiore a quello dell’estetica. C’è uno sconcertante infantilismo psicologico in chi non sa riorganizzare le proprie gerarchie di valori e sospendere temporaneamente lo jogging o rinunciare al ristorante. C’è una preoccupante sudditanza dal bisogno in chi viola le ordinanze restrittive per uscire ad acquistare droga o a bere birra.“

La risposta dello psicoanalista: “Solo la civiltà globalizzata potrà vincere il Coronavirus”
Claudio Widmann“ 


“Andrà tutto bene” è lo slogan che rimbalza sui social e sui balconi in un arcobaleno di colori, tra inni collettivi. 
Gli slogan e gli inni, le bandiere e gli applausi ad una certa ora sono elementari forme rituali. Nascono spontaneamente, perché il bisogno di riti è dell’uomo; è lo sforzo dell’animo di mantenersi integro, quando forze incontrollabili minacciano di disgregarlo. Rituali spontanei, però, denunciano il vuoto di sistemi ideali solidi, la pochezza di guide spirituali che non sanno essere punto di riferimento per animi assaliti dalla preoccupazione e non sanno orientare gli animi quelli sommersi dalla disperazione.“


…e ancora, io penso anche a tutti coloro che sono intimamente connessi al mondo “sommerso”, in ombra: chi lavora in nero, chi ha dipendenze da droghe o altro, chi vive la notte come se fosse ossigeno, chi dipende da relazioni fisiche diciamo di strada, chi vive di potere di presenza, chi vive per le bande, per il gruppo…tutte queste persone saranno degli zombie disperati pronti all’assalto se tenuti reclusi, chi in un modo chi nell’altro; si vedranno passare molti “cadaveri” dalla sponda del fiume…


Galimberti sul Coronavirus, intervista del 28 Febbraio 2020, Phronesis, Educazione alla Finitezza, Peso della Lettura e della Introspezione

GALIMBERTI – L’ANIMA


GALIMBERTI – L’ANIMA

Nella religione cristiana la Parola, che era il fondamento della religione giudaica, diventa carne, per cui il cristianesimo è una religione corporea. Quando Paolo di Tarso dice agli ateniesi che noi risorgeremo con il nostro corpo suscita la loro ilarità. I cristiani quando recitano il Credo dichiarano di credere nella risurrezione dei corpi, non nell’immortalità dell’anima.

Umberto Galimberti

Lezioni, Anima e Corpo

Lezione 2

La Psicanalisi una storia romantica

Rai Cultura

Intervista completa, agli estratti sotto

Guarda “Incontro con Umberto Galimberti” su YouTube


LA PAROLA AI GIOVANI (Feltrinelli).

Ne parla con l’autore #MatteoLepore, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna.

Ogni genitore si chiede chi sia il proprio figlio, che cosa desideri, come sia fatto il suo mondo. Ma spesso capire è complicato, ed essere d’aiuto nelle difficoltà lo è ancora di più. Umberto Galimberti sa che nell’era di Facebook e di Instagram la realtà che conta è quella virtuale, il tempo è accelerato e la competizione per ritagliarsi un ruolo nella società è molto forte: “Chi non corre e non vince in questa gara di velocità non è al mondo. In quel mondo virtuale che ormai è più reale del mondo cosiddetto ‘reale’”. E come reagiscono i giovani a questa pressione? La fretta che ogni ventenne ha di realizzare i propri sogni rischia di degenerare in una forma di cinismo del tutto sconosciuta alla generazione dei suoi genitori. Ragazze e ragazzi si affidano all’indifferenza e al controllo dei sentimenti e delle emozioni, per evitare che le passioni diventino un ostacolo all’autoaffermazione. Questi giovani, allora, hanno bisogno di essere ascoltati e hanno bisogno di risposte. Per non perdere di vista il dono prezioso del tempo della vita, un tempo per rincorrere i propri sogni e anche per concedersi il lusso di commettere gli errori che fanno crescere. Galimberti dialoga con ciascuno ed esplora le sofferenze, i dubbi, le ansie e i desideri di una generazione. Ascolta le parole, le idee e le aspirazioni. E offre a ogni genitore uno strumento per interrogarsi sui propri figli, per comprendere la profondità delle loro domande e per impedire che tutte le speranze si trasformino in delusioni.